sabato 19 aprile 2025

Il profumo di Pasqua

Frascos de Alabastro 

Racconta il Vangelo di Luca che la morte non ha avuto l’ultima parola e che, per rendercene conto, è stato necessario un movimento inedito, apparentemente insensato.
Le donne del Vangelo sono uscite verso il sepolcro quando era ancora buio. Sono andate lo stesso, anche senza sapere come rotolare via la grande pietra che bloccava l’entrata.
Il profumo che portavano era per ungere e onorare il corpo di Gesù, ma ricordava loro la fragranza del vaso di alabastro con cui una donna (di nuovo un gesto inaspettato di una donna) aveva profumato i piedi del maestro. C’era, nei vasi di profumo delle donne verso il sepolcro, la speranza silenziosa di non perdere le tracce del cammino.


La Settimana Santa è attraversata da storie di lutto e violenza, pietre che soffocano la speranza: il bombardamento di un campo profughi a Gaza, le minacce di deportazione e l’espulsione di migranti… qui in Brasile l’agonia di comunità e territori minacciati dai grandi progetti che ci considerano ancora come una colonia…
Eppure, rimangono in piedi le piccole iniziative di economia locale e comunitaria. Escono quando è ancora buio le donne indigene Munduruku, leaders nei loro territori, denunciando il traffico di oro e l’occupazione illegale delle loro terre. Si organizzano le pastorali sociali e celebrano un Giubileo che apre spiragli della porta santa del cancellamento del debito, della distribuzione della terra, della dignità nelle condizioni di lavoro.


Se prestiamo attenzione, c’è ancora profumo nell’aria secca. Ricominciare di nuovo, ad ogni Pasqua, significa fare memoria di tutti questi segni di resistenza, avere il coraggio e la creatività di passi inediti, riconoscere la sottile scia di profumo che passa nell’aria, e ci chiama a seguirla…
Buona Pasqua di Resurrezione!

1 commento:

DieFlo79 ha detto...

Grazie! Buona Pasqua!