giovedì 23 dicembre 2010

Amazzonia: Natale e Nuova Creazione

Viviamo in una delle tante “Zone di Sacrificio” del cosiddetto sviluppo. Si tratta delle pieghe nascoste dove il progresso accumula le sue conseguenze meno presentabili.
Possono essere discariche, favelas che scoppiano per l’esodo rurale di massa, quartieri inquinati addossati alle fabbriche, in competizione reciproca per chi usa l’aria e l’acqua della regione...

Sentiamo e sappiamo che questo é il posto dei missionari, inviati tra i poveri a fare esperienza e dare eco alle contraddizioni della storia. Dio nasce bambino alle periferie dell’Impero romano e rinasce piccolo ai margini di questo sviluppo sfrenato.
Piccolo, cioé preoccupato con i ritmi lenti e perenni della nostra gente: le famiglie contadine, le donne che raccolgono e lavorano i frutti della foresta, i picoli produttori che ogni giorno vendono al mercato la loro merce... sono questi i pastori di oggi, ai quali é dato annuncio: un bambino é nato PER VOI!

La chiesa in Brasile, malgrado tanti limiti, comprende il segreto del Natale che si ripete ogni anno. Pone dunque l’accento non solo su una nascita sbalorditiva, ma su tutto il processo di creazione che Dio ha messo nelle nostre mani e che la vita di Gesú ci sfida a rinnovare.
Mentre lo sviluppo, qui, risale correndo le linee verticali dell’estrazione e esportazione delle materie prime, la vita procede a cerchi concentrici e reti orizzontali di relazioni, garantite dalle comunitá nei loro territori ed identitá locali.

Celebrare il Natale per noi significa credere ostinatamente che Dio nasce dove nessuno sa, lontano dai riflettori e grandi progetti, nelle comunitá minacciate dalla concentrazione della terra, nelle cooperative che provano a reinventare la piccola produzione, nelle scuole-famiglia agricole, nelle feste popolari di quartiere o nella celebrazione annuale del raccolto.

La nuova creazione é giá cominciata, occorre difenderla e disseminarla a tutti i livelli.
Mai come oggi é necessario rinascere dall’alto... verso il basso.