mercoledì 8 febbraio 2012

La peggiore del mondo

É un risucchio di risorse dalle viscere della terra e della gente.
Ogni giorno ci passa davanti agli occhi, 12 volte, giorno e notte, il treno della maggior compagnia mineraria del mondo, chiamata Vale S.A.. Carico di ferro e altri minerali, é un salasso quotidiano e silenzioso a cui la gente si é ormai abituata e che attorno a sé ha creato un ciclo produttivo estremamente dannoso: siderurgiche, produzione di carbone, inquinamento, monoculture di eucalipto, gente sem-terra e terra sem-vida...
É il saccheggio neocoloniale di risorse, in funzione di un profitto immediato che lascia impatti e ferite profonde nei territori e popolazioni locali.

La profezia ci chiede di prendere posizione, ma con competenza e serietá. Per questo da vari anni siamo organizzati nella rete “Sui binari della Giustizia” (Justiça nos Trilhos), per esigere uma ripartizione piú giusta degli enormi guadagni della impresa Vale e una ricaduta efficace sul nostro territorio e la nostra gente.

Crediamo molto che la chiesa si debba impegnare nella difesa dei diritti socio-ambientali della gente che vive “alle periferie del mondo”.
La chiesa qui in Brasile (specialmente nelle nostre regioni del nord del paese) é molto sensibile alla promozione dell'integritá del creato. La vita é dono di Dio e abbiamo la responsabilitá di prenderci cura non solo della nostra, ma soprattutto di quella delle generazioni dopo di noi.
Dobbiamo pronunciarci con coraggio contro questo modello di sviluppo a senso unico e senza futuro. Proprio in questi giorni (4-8 febbraio) in Sudafrica avviene un incontro internazionale del Consiglio Mondiale delle Chiese sul tema dell'impatto dell'estrazione mineraria (e la nostra rete Justiça nos Trilhos è lá, per organizzare alleanze sempre piú solide ed ampie).

Il nostro lavoro di missionari qui é prenderci cura delle comunitá che in vari modi sono vittime del sistema di estrazione mineraria: conflitti fondiari, espulsione dalle loro terre, conflitto con popolazioni indigene o afrodiscendenti, inquinamento delle falde acquifere e dell'aria che si respira, incidenti e morti per il passaggio costante dei treni di minerale di ferro... oltre al contrasto visibile tra la miseria delle comunitá locali ed un treno che passa trasportando ogni giorno il corrispondente in ferro di un valore bruto di 20 milioni di euro!

La nostra sfida é aiutare le comunitá a comprendere la dimensione del conflitto che stanno vivendo, metterle in comunicazione le une con le altre, dare visibilitá alle loro rivendicazioni, proporre alternative di vita in equilibrio con le risorse del territorio e le prospettive di futuro della nostra gente (per esempio agroecologia ed economia solidale).
Essere missionari significa denunciare le strutture di peccato sociale che si sono installate nelle nostre regioni, a servizio del vorace sistema neoliberale, ed annunciare il Regno di Dio che nasce nelle relazioni di equlibrio, rispetto e valorizzazione dei piú piccoli e della vita.

Nel mese di gennaio, il nostro lavoro di denuncia e organizzazione delle comunitá-vittime di questo modello di sviluppo in Brasile ed altri paesi del mondo ha portato alla nomina dell’impresa mineraria Vale come la “peggior multinazionale del mondo”. In occasione del Public Eye Award, evento internazionale promosso a Davos, in Svizzera, in occasione del Forum Economico Mondiale, il premio nobel per l’economia Joseph Stiglitz ha consegnato ufficialmente questo riconoscimento all’opinione pubblica mondiale, sempre piú critica rispetto alle contraddizioni di questo modello economico.

É una vittoria delle popolazioni che in vari modi si sentono vittima di Vale. Il risultato ha sorpreso anche noi, che abbiamo proposto la candidatura della multinazionale. I media internazionali stanno divulgando la notizia e Vale non potrá piú cammuffare gli impatti che finora é riuscita a nascondere. La critica si espande al modello aggressivo del saccheggio minerario, che alimenta un sistema affamato di materie prime e insustentabile nella sua voracitá.