sabato 6 marzo 2021

Fraternità e dialogo: che sfida per il Brasile!


João Pedro aveva 14 anni. Stava giocando dentro casa, quando una sparatoria della polizia lo ha colpito e ucciso, accidentalmente.
Miguel Otávio ne aveva 5. Sua mamma lo portava con sé al lavoro perché non aveva dove lasciarlo, in piena pandemia, trovandosi lei stessa obbligata a continuare come badante in un appartamento di gente ricca. La mamma stava portando a spasso i cagnolini di casa, mentre in casa la padrona si faceva curare le unghie. Miguel, trascurato nell’appartamento, è caduto, dal nono piano. Entrambi erano di famiglie povere e afro discendenti.
Anche il tasso di omicidi delle donne dentro casa (femminicidio) sta aumentando: a São Paulo è raddoppiato, in tempi di quarantena.

La Chiesa, in Brasile, si sente molto sfidata da queste situazioni. Ma la religione può essere al tempo stesso cammino di vita, o fonte di divisione, di preconcetto e di morte.
Sempre più l’elemento religioso viene associato al potere politico, spesso per giustificarlo o assolverlo. Quando riflettono sulla situazione sociale del Paese e sulla missione cristiana, le comunità credenti e la società stessa si dividono, mettendo in luce fratture profonde e polarità incapaci di dialogo.

È in questo contesto che celebreremo la Quaresima, lasciandoci illuminare dalla Campagna della Fraternità (CF). Come tutti gli anni, scegliamo un tema comune per la riflessione nelle comunità cristiane e in ogni casa, con l’impegno di cambiamenti e azioni concrete. Quest’anno, la CF è ecumenica: mette insieme la chiesa luterana, presbiteriana, cattolica, ortodossa siriana, battista e altre denominazioni.
Ci concentreremo sul tema “Cristo è la nostra pace: di ciò che era diviso, ha fatto unità”, lasciandoci ispirare dalla carta di Paolo agli Efesini. 

La sfida del dialogo, in un mondo frammentato e contrapposto, è un tema che Papa Francesco ha rilanciato con le ispirazioni profonde dell’enciclica Fratelli Tutti. L’unità che il dialogo deve cercare, dice il testo della Campagna della Fraternità, non può scegliere le scorciatoie del silenzio e dell’omissione. Non è semplicemente un minimo comune denominatore, una potatura dei pensieri e delle posizioni che ci fanno differenti.
Non è la pacificazione di ciò che ci inquieta, ma -come ha detto il vescovo profeta Pedro Casaldáliga- “la pace che invade, con il vento dello Spirito, la routine e la paura, la calma delle spiagge e quella preghiera che si fa rifugio”.
È una conversione continua alla persona di Gesù, il crocifisso, che con la sua vita e morte ha denunciato, nel simbolo della croce, la necropolitica del suo e dei nostri tempi.

La CF 2021 propone ai cristiani in Brasile un cammino spirituale per abbattere l’odio, ricreare persone nuove, promuovere atteggiamenti di servizio e amore che smontino le barriere e sorprendano resistenze ideologiche.
Il testo si chiude con esempi concreti che le chiese hanno realizzato, insieme, per riparare ferite e violazioni provocate dal preconcetto religioso o razzista. Richiede che si valorizzi il ruolo delle donne nelle chiese, come segno di superazione delle nostre discriminazioni storiche. Insiste sull’importanza di chiedere perdono all’intera Creazione, se crediamo nello Shalom, la pienezza di pace verso cui la Bibbia ci smuove.
Ci aspetta una Quaresima di conversione profonda!