Come ci sentiamo piccoli, a volte, di fronte alle enormi sfide di oggi…
Noi comboniani qui in Brasile, per esempio: le comunitá missionarie sono
immerse nel loro territorio, alle prese con le contraddizioni quotidiane della
violenza urbana o dell’ingiustizia ambientale, del razzismo o dell’esclusione
delle donne e dei piú fragili, impegnate nella costruzione di comunitá
cristiane testimoni di accoglienza e promozione della vita.
Molti confratelli si dedicano con passione e onestá al loro servizio
locale, ma ci provoca anche il richiamo di dinamiche mondiali che rendono la
violenza e l’ingiustizia strutturali.
Pensiamo alla contraddizione dei flussi migratori e alle morti in massa nella
frontiera mediterranea, al sentimento collettivo di paura e vendetta che la
violenza terrorista sembra stia riuscendo ad alimentare, alle enormi sfide per
garantire la vita del Pianeta, specialmente verso la Conferenza delle Parti di
Parigi, la COP 21.
Dal nostro punto di vista della periferia amazzonica brasiliana, percepiamo
evidenti segnali di una crisi profonda, che scarta, per paura di se stessa, la
possibilitá di alternative economiche di maggior rispetto ambientale e
preferisce politiche di corte vedute, in aperto conflitto con le comunitá
locali e di estremo impatto sui loro territori.
In aprile, da diverse parti del mondo, alcuni missionari e
missionarie comboniani usciranno dal loro contesto di azione locale per
incontrare altri uomini e donne di buona volontá, costruttori di pace, al
prossimo Fórum Sociale Mondiale, che avverrá nuovamente a Tunisi.
Immaginatevi il potenziale simbolico di un encontro di popoli in questa
terra nordafricana, frontiera in cui si sente piú forte la contraddizione degli
squilibri economici, dei fondamentalismi religiosi, dei progetti sociali
escludenti.
Due anni prima, il FSM giá si era riunito a Tunisi, in un clima che noi
comboniani avevamo definito “primavera di dialogo”. Questo impulso di vita e di
speranza non puó lasciarsi spegnere, spetta anche a noi missionari coltivare
sotto la cenere i valori evangelici e profondamente umani del dialogo, della
riconciliazione, dell’accoglienza, della giustizia sociale e della cura della creazione.
Attorno agli incontri del FSM, dunque, realizzeremo anche il nostro ‘Forum
Comboniano’. Circa trenta fratelli e sorelle consacrati e laici, provenienti da
diversi paesi dell’Africa, dell’Europa e dell’America Latina si riuniranno per
pregare, condividere esperienze, rafforzare proposte interessanti che stanno
sorgendo dal basso, ispirate dallo Spirito in risposta all’appello della gente
con cui camminiamo.
Si tratta di un incontro importante, alle porte del Capitolo Generale del
nostro istituto, che avverrá in settembre. L’impegno nel campo della giustizia,
della pace e della difesa della creazione è la chiave di lettura della nostra
missione, ci occorrono nuovi strumenti ed intuizioni per comprendere come
viverlo oggi, ispirati soprattutto dall’esortazione apostolica di Francesco:
“L’allegria del Vangelo – L’annuncio del Vangelo nel mondo attuale”.
Lo stesso Comitato Internazionale del FSM riconosce che una delle
ispirazioni piú ricche proviene dall’impegno delle religioni e dei popoli
riuniti nella trasformazione sociale. Il Comitato si riferisce all’iniziativa
di papa Francesco, quando convocó, in ottobre 2014, l’Incontro Mondiale dei
Movimenti Popolari. Vi parteciparono organizzazioni di persone escluse o
emarginate dei cinque continenti, di ogni origine etnica e religiosa: contadini
senza terra, lavoratori informali delle periferie urbane, riciclatori, popoli
originari, donne in difesa dei loro diritti…
Francesco, nel suo discorso, sottolineó che “i poveri non aspettano piú con
le braccia incrociate, illusi da soluzioni che non arriveranno mai; ora i
poveri vogliono essere protagonisti per incontrare, loro stessi, una soluzione
ai loro problemi. Non sono esseri rassegnati, sanno protestare e ribellarsi”. Francesco
spera che “il vento delle proteste si trasformi in un ciclone di speranza”.
Anche noi comboniani soffieremo, nel nostro piccolo, in questa direzione.
1 commento:
Ciao Dario, è un piacere avere questo commento per poter leggere le tue riflessioni! Un caro saluto!
Francesca di Pistoia
Posta un commento