sabato 8 aprile 2023

Tiriamo fuori la Pasqua dalle nostre chiese!

Cari amici, care amiche, il mondo ha sete di Pasqua e non possiamo intrappolarla nella liturgia del Triduo che abbiamo celebrato.
Ogni celebrazione raccoglie la vita, con le sue ferite e speranze, e la rilancia fuori, per dare corpo alla Parola e alla storia di Dio con noi.
“Non mi trattenere, va’ dai miei fratelli” che sono ancora rinchiusi nelle loro paure.  

Conosciamo tanti sepolcri che ancora ci soffocano: la depressione, poca luce per vedere il futuro, la rottura di relazioni importanti, una malattia che non riusciamo ad accogliere e affrontare…
E poi le ferite di tutti, quelle di un mondo fatto a pezzi perché con le armi e con il petrolio si può ancora guadagnare, calpestando la vita…
In tutte queste situazioni spesso ci sentiamo persi, o abbandonati dagli amici e da Dio.

Nei Vangeli, il Risorto si manifesta in questa quotidianità di entusiasmi spenti, di gente disorientata. È un compagno di cammino che ci apre gli occhi e ci fa tornare di corsa sui nostri passi di sempre; è un amico che ci chiama per nome e riconosciamo dalla voce; è qualcuno che ci spiega la storia con la luce della Parola di Dio…

Dona Rosária è una signora anziana, molto viva nella fede semplice dei piccoli e ancora impegnata in parrocchia. Il venerdì santo ha voluto essere luce per i prigionieri e, come sempre, li ha visitati a nome della Pastorale Carceraria, di cui fa parte.
Questa piccola luce di Pasqua che ha portato a gente sepolta per anni in prigione l’ha anche dimenticata accesa in casa: una candela che usava per la preghiera e il ricordo dei suoi morti, nel Triduo Pasquale, si è trasformata in un incendio violento, che ha distrutto la casettina semplice, rifugio per lei, la figlia e i due nipoti. Nessuno si è fatto male, ma il disastro è grande.

Parlando con loro, pensavo di trovare rammarico, rabbia per la distrazione della mamma, protesta perché queste cose accadono sempre sulla pelle dei più poveri…
Mi ha sorpreso, invece, la gratitudine: per la vita conservata, per i vicini che hanno salvato parte dei mobili, per la solidarietà che stanno ricevendo nella ricostruzione, un grano di speranza per volta…

Vi auguro questa speranza, anche nei momenti duri o più confusi.
Vi auguro di sentire la voce e i passi del Risorto, che si fa sempre vicino e compagno di cammino!