mercoledì 4 agosto 2010

Sementi di Risurrezione

Se tu fossi venuto ad Açailândia alcune settimane fa, ti avrei accompagnato in uno dei nostri quartieri, in una casa piena di bambini attorno ad un piccolo corpo senza vita.
Poche settimane fa, la mia cittá piangeva per un altro caso di negligenza medica, che ha lasciato morire la piccola Alice.

Ma se tu venissi oggi, ti porterei in una casa piena di gente che rivendica i suoi diritti.
José e Aline, genitori della piccola Alice, si trovavano lá, ancora molto emozionati, ma con l’intenzione di parlare, gridare la loro rabbia, esigere rispetto e giustizia per tutte le vittime!

Casa della gente, la Camera Municipale ha ospitato oggi un’udienza pubblica per l’installazione della “Defensoría Pública” (avvocati popolari a servizio dello strato piú povero della popolazione). Finalmente hanno avuto la parola persone che per molto tempo erano rimaste in silenzio.

Ivone ha parlato della sua casa ai bordi di uno strapiombo che cresce per l’erosione e dei suoi vicini, che all’improvviso si sono trovati senza tetto dovendo abbandonare Açailândia.

Elisângela ha descritto l’umiliazione che soffrono gli ammalati quando hanno bisogno di un esame medico: una notte intera svegli, in fila uno dietro l’altro nella speranza di riuscire ad ottenere uno dei quindici tagliandi mensili che danno diritto alla visita...

Albino, nel mezzo di tutte queste situazioni, ha insistito a parlare a nome del gruppo “Rete di Cittadini”, che si propone esattamente la partecipazione alla vita politica ed il controllo delle attivitá pubbliche.

Per una volta, nella Camera Municipale, le parole della ‘nostra’ gente hanno definito il programma di lavoro delle autoritá.
Mancavano, come sempre, i politici (opportunisti, stringono le mani di tutti nei giorni della campagna, per poi scomparire da ogni incontro serio di programmazione). Ma la “Defensoría” é stata ad ascoltare ed ha assunto un impegno solenne: servire la popolazione a partire da ció che chiede e di cui ha realmente bisogno.

I movimenti e gruppi della societá civile erano presenti, celebrando una vittoria che giunge in estremo ritardo, dopo dieci anni di rivendicazioni e insistenza perché i diritti dei poveri fossero garantiti.

Come missionari, sentiamo in questo momento profumo di risurrezione.
La morte giunge violenta ed improvvisa, fa rumore ed occupa le prime pagine dei giornali.
Ma quando i piccoli si organizzano, trovano il coraggio di esporsi in pubblico, si fanno solidali gli uni con gli altri e orientano il programma politico di una cittá... questa, sí, é vita che risorge!

Dio danza in mezzo a questa gente, mano nella mano con la piccola Alice e con tutte le vittime: La negligenza e l’ipocrisia possono uccidere, ma la fede e la resistenza popolare non muoiono.
Continuiamo, dunque, spargendo semi di rissurrezione!

1 commento:

Michele ha detto...

A volte stando qui in Italia ci si dimentica di inseguire il sogno, non si muore, ma neanche non si Vive. Le tue parole e la tua esperienza mi aprono il cuore, grazie, prego per me e tutti coloro che hanno il coraggio di inseguire il sogno.