
Il 10 e 11 di settembre abbiamo vissuto a Piquiá/Açailândia un’autentica esperienza di fede e di incontro con il Signore risorto.
“Ecco che io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo”, disse il vincitore della morte. Si riferiva, lo crediamo, alla fine di questo mondo di ingiustizia e alla nuova creazione di un Regno di condivisione e armonia tra tutte le creature.
La Romaria da Terra e das Águas do Maranhão é stata in questi due giorni un pezzettino di costruzione del nuovo mondo in cui la chiesa crede e che nasce sempre a partire dai piccoli e dagli esclusi. Diecimila persone e i vescovi di tutto il Maranhão si sono riuniti per celebrare, denunciare e mostrare cammini di vita per lo Stato piú povero di tutto il Brasile. “Terra, Águas, Direitos: defender, resistir, construir” era il titolo di questo evento. Spiegato con una citazione bíblica coraggiosa, ispirata a Ap 11,18: “É tempo di distruggere i sistemi che distruggono la terra”.
É stato molto bello ascoltare la voce dei ‘piccoli’, giunti da tutti gli angoli del nostro Stato; danzare al ritmo di festa delle quebradeiras de coco, con le musiche indigene o quilombolas, con i cantici creati dalle piccole comunitá rurali. Abbiamo celebrato intensamente grida di denuncia e sogni di vita. La celebrazione eucaristica é stata profonda, partecipata, carica di vita. Il cammino in marcia fino a Piquiá de Baixo, contesto simbolico dell’impatto socio-ambientale del ‘progresso’, ha intrecciato la denuncia profetica di un sistema che umilia i poveri e la speranza di comunitá che malgrado tutto non abbandonano il cammino, a testa alta: “Sto vendo tutto, non me ne sto in silenzio perché io non sono muto” – cantavano i pellegrini di questa Romaria.
A tutti loro va il nostro profondo rigraziamento: abbiamo toccato con mano, insieme, che Gesú di Nazareth cammina e vive per le strade del Maranhão, a fianco di persone che sanno ció che vogliono e hanno diritto di essere ascoltate e rispettate.
La nostra fede si é rafforzata e l’unione delle diocesi e comunitá del Maranhão si é fatta ancor piú forte. Questa Romaria, come sempre abbiamo detto, non si limita ad un evento, ma si inserisce in un processo che viene da lontano e che ci invita, ora, a non tradire i sogni e le attese che abbiamo acceso nel cuore di tante comunitá, gruppi e persone.
Torniamo, amici, alle nostre case e comunitá. Questa fiamma che ci ha animati non si spenga, illumini la nostra resistenza quotidiana e torni a brillare piú e piú volte in incontri cosí ricchi ed intensi come quelli che abbiamo appena celebrato.
Con gratitudine salutiamo ogni romeiro e romeira. Che la nostalgia di nuovi incontri ci mantenga vivi e uniti in questo cammino con il Signore risorto!
Caro amico, Prete Dario!!!
RispondiEliminaPrima di tutto vorrei congratulargli per il bellissimo lavoro che avete fatto con quelle meravigliose persone di Maranhão. Io ho visto il suo blog e sono stata felice di leggere tante parole juste e importante per la nostra gente. Lei ha un grande cuore, dove abbita la missione per aiutare gli altri. Che Dio illumina il suo cammino e vi benedica sempre la sua vita.
Roberta Picolo Zambelli
Come stai Dario?spero tutto bene.
RispondiEliminache belli che sono i tuoi post e la foto di quella ragazzina!
Spero che il vostro lavoro li vada bene
A presto
Terry