lunedì 5 luglio 2010

Il Paese delle meraviglie

Alice é arrivata nel bagagliaio. Le pompe funebri non si sono preoccupate nemmeno di accompagnare a casa il suo corpicino di sette mesi.

Quando abbiamo aperto la piccola bara, gli altri bambini si erano giá raccolti tutt’attorno, con il ciuccio in bocca. La guardavano come se fosse una bambola. Non riesco ad immaginare a cosa pensassero: gli adulti piangendo e loro tranquilli, osservando curiosi.

Forse per loro la morte é uma novitá. Per noi é un’abitudine: un altro bambino che non ce l’ha fatta ad aspettare.

Açailândia é una ricca cittá nell’interno del Maranhão, terra di imprese e affari, investimento e sviluppo. In questo paese delle maraviglie, Alice non é riuscita ad attendere il suo turno...

Fin da quando é nata, il medico aveva richiesto um’operazione urgente per il suo fragile cuore.
Per sette lunghi mesi i genitori hanno bussato molte volte alle porte del sistema sanitario pubblico. Alice é rimasta ad aspettare, nella baracca in fondo a rua Juazeiro, dove finisce la strada...
Non ce l’ha fatta; é morta una settimana prima degli esami e dell’operazione che attendeva da tempo.

La vita ed il progresso, in questa cittá, corrono su binari diversi. La velocitá del profitto aumenta giorno dopo giorno; in questo mese comincia anche la duplicazione dei binari della Ferrovia di Carajás, che esporta ricchezza mineraria attraversando le nostre povertá quotidiane.

Tutto é molto rápido... ma stamattina anch’io mi sono fermato, a fianco di questa famiglia, guardando la vita che corre via e la rassegnazione stagnante lungo le strade di questa cittá.

Quanti altri bambini dovranno morire cosí? Quale sará il futuro di questi piccoli col ciuccio in bocca che osservavano stupiti la morte?

C’é solo una strada in fondo alla quale Alice si potrá meravigliare: la nostra indignazione e l’organizzazione popolare, perché tutti abbiano vita in abbondanza!

3 commenti:

Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Anonimo ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Terry-Chan ha detto...

Mi spiace tanto per questa bimba.